Siete in bagno per rimuovere le lenti a contatto, e non avete un cestino a portata di mano. La tentazione è forte, e sarà capitato ad ognuno di noi almeno una volta nella vita di pensarci. Gettare le lenti a contatto nel lavandino o nel water sembrerebbe la soluzione più facile e veloce, ma è uno dei comportamenti più sbagliati nei confronti del nostro ambiente. Scopriamo insieme perché e cosa fare per smaltire le lenti nel modo corretto.
Avete idea di quante persone usano le lenti a contatto? Secondo una recente ricerca, circa 4 milioni di italiani, 45 milioni di persone negli Stati Uniti e addirittura 140 milioni di persone nel mondo. E se ognuno di loro le gettasse nello scarico del lavandino o nel water? Avrebbe un impatto incredibilmente dannoso sul nostro ambiente.
Siamo tutti d’accordo: le lenti a contatto sono un’invenzione straordinaria. Uno strumento rivoluzionario per chi ha problemi di vista. Per gli utilizzatori di lenti indossarle, sostituirle o rimuoverle è un gesto semplicissimo, che fa parte della quotidianità. Allo stesso modo, dovrebbe essere smaltirle.
Innanzitutto, partiamo dal chiarire la composizione dei vari tipi di lenti a contatto.
Attualmente, le lenti a contatto vengono classificate in base ai diversi tipi di materiali utilizzati per la loro realizzazione. Le principali tipologie sono tre: lenti rigide, lenti RGP (o rigide gas permeabili) e lenti a contatto morbide. Queste ultime sono le più comunemente usate e sono realizzate in idrogel (o nel più tecnologico silicone idrogel), una sostanza (composta da polimeri plastici) morbida, flessibile e soprattutto altamente traspirante e permeabile. L’idrogel assorbe l’acqua molto facilmente, per cui è estremamente difficile che le lenti di questo materiale riescano ad essere separate dai liquidi degli scarichi quando vengono filtrati.
Una volta andate giù per lo scarico, le lenti finiscono nelle fognature e arrivano negli impianti di trattamento delle acque reflue. Qui passano attraverso dei filtri che separano i residui più grossi e scartano elementi non biologici dal flusso. La maggior parte delle lenti a contatto sono troppo piccole e flessibili per essere isolate in questo processo, e quindi continuano il loro viaggio nell’ acqua pronta ad essere trattata. Il trattamento di disinfezione prevede la presenza di batteri che distruggono i rifiuti biologici e che purtroppo non riescono a dissolvere completamente le lenti a contatto, ma solo a ridurle in frammenti. Di conseguenza, queste particelle finiscono in mare e possono essere ingerite da pesci ed altri animali marini. Le lenti più spesse, come ad esempio le lenti a contatto mensili, riescono addirittura ad arrivare intatte in mare e depositarsi sui fondali insieme ad altri rifiuti, alterando l’equilibrio già precario del nostro ecosistema marino.
Si parla tanto delle bottiglie di plastica, delle cannucce, o dei bastoncini cotonati. Ma da qualche anno a questa parte ci si è resi conto che anche le lenti a contatto contribuiscono all'inquinamento da microplastiche che si sta diffondendo nei nostri corsi d'acqua. Potranno sembrarti di dimensioni infinitesimali rispetto alla vastità dei nostri mari ed oceani, ma il numero di lenti a contatto che vengono gettate ogni giorno è davvero smisurato, e quindi vanno considerate come un rifiuto a tutti gli effetti. Secondo uno studio dell’Arizona State University, si stima infatti che un numero compreso fra il 15 e il 20 percento dei portatori di lenti a contatto abbia la cattiva abitudine di gettarle nello scarico del lavandino o nel gabinetto.
Dalla loro invenzione nel 1800 ad oggi, le lenti a contatto hanno fatto passi da gigante. La contattologia è in costante evoluzione, ed è sempre alla ricerca di nuovi materiali per la realizzazione di lenti più ecosostenibili. Inoltre, i sondaggi mostrano che la maggior parte dei portatori di lenti a contatto sarebbe ben felice di riciclarle, ma tanti non sanno come fare. Nonostante gli sforzi degli ultimi anni, non esistono ancora lenti a contatto biodegradabili o compostabili, per cui ognuno di noi deve fare la propria parte! E allora, dove si buttano le lenti a contatto? Noi di Vision Direct abbiamo molto a cuore la salute dell’ambiente, e nel nostro piccolo cerchiamo sempre di fornirvi tutte le informazioni necessarie per riciclare le lenti a contatto correttamente. Non smetteremo mai di ripeterlo: riciclare è importante, e smaltire le lenti a contatto nel modo giusto può fare la differenza!
Che tu usi lenti mensili, lenti quindicinali o lenti giornaliere, poco importa. Buttare le lenti a contatto nel lavandino o nel water è sbagliato. Ecco qualche consiglio dal nostro team che potrebbe tornarvi utile:
Non soffermiamoci solo sulla lente in sé, ma consideriamo anche tutto quello che fa parte della confezione. Riciclare le lenti a contatto è importante, e come vedrete bastano davvero pochi semplici gesti per rispettare l’ambiente.
Ricorda: queste sono solo delle linee guida generali. Ogni città o comune potrebbe avere delle regole diverse per il riciclo o la separazione dei rifiuti, per cui è sempre meglio controllare nella zona in cui si vive.
Avete ancora dubbi su dove buttare le lenti a contatto? Ecco un riassunto per aiutarvi a fare le scelte giuste e salvaguardare il nostro pianeta!