Una nuova portatrice di lenti a contatto e cliente Vision Direct condivide la sua esperienza.
Avevo aspettato con ansia l'inizio del 2020. Mentre mi trovavo in metro continuavo a tirar fuori la mia agendina per scrivere i miei propositi per il nuovo anno; avrei finalmente visitato il Perù, mi sarei iscritta a un torneo di tennis e mi promettevo immancabilmente, come ogni altro anno, che sarei andata in palestra… e invece… Il coronavirus rese impossibile tutti i miei programmi, persino la palestra (anche se ad esser sinceri, questo è il proposito che infrango ogni anno, quindi mi terrò dal biasimare la pandemia in questo caso).
Con l'arrivo dei lockdown e delle varie restrizioni, un po' come tutti, mi trovai a condurre uno stile di vita abbastanza domestico. Iniziai a passare il tempo consumando dosi malsane di Netflix, Youtube e letture interessanti di riviste online e offline, fino a quando i miei occhi poverini non ce la facevano più. Sentivo spesso bruciore agli occhi e addirittura a volte tendevo a vedere appannato.
Su consiglio di amici, consultai un optometrista (appena riaprirono) e scoprii che soffro di una lieve forma di miopia. Ciò non dipendeva dall'eccessivo uso dello schermo; a quanto pare, sarei stata miope da qualche tempo senza accorgermene. La mia primissima reazione fu quella di cercare un paio di occhiali, di quelli con montatura di tendenza, perchè io amo la moda, al punto di esserne dipendente. Quindi dopo aver trascorso giorni chiusa in casa, volevo sfoggiare un look nuovo in voga.
Dopo un paio di mesi, mentre la vita sembrava tornare alla normalità (o quasi), iniziavo a rendermi conto che i miei occhiali, che sì mi davano quell'aria da hipster intellettuale che avevo tanto voluto, erano spesso scomodi e ingombranti. Ad esempio, praticare qualsiasi sport (corsa, tennis, ciclismo, ecc.) era quasi impossibile. Gli occhiali mi cadevano e, dopo qualche tentativo inutile di forzarli a restare sul viso, mi arrendevo e ne facevo a meno. I miei amici mi suggerivano diverse montature adatte allo sport, ma, in tutta onestà, io non volevo investire in montature sportive, perché non si prestano affatto al look hipster. Allora decisi di cercare una soluzione più pratica.
Il mio optometrista mi consigliò di provare le lenti a contatto, e disse che si sarebbero adattate meglio al mio stile di vita. Mentre mi prescriveva la prima confezione, elencò tutti i vantaggi che avrei avuto. Ecco quelli che ancora ricordo e che ho davvero sperimentato personalmente:
Avendo provato le lenti a contatto, devo dire che mi ritengo molto soddisfatta. Non ho mai abbandonato completamente gli occhiali, mi piace mantenere entrambe le opzioni. A volte, quando sono a casa, porto gli occhiali, ma quando sono più attiva fisicamente, preferisco le lenti a contatto, per ragioni pratiche. E se anche tu, come me, vivi una vita movimentata, sono sicura che apprezzerai la mia scoperta più recente: le lenti giornaliere.
La prima confezione di lenti a contatto prescrittami dal mio optometrista conteneva lenti mensili. All'epoca, non sapevo nemmeno che ce ne sarebbero stati di diversi tipi. Presto mi resi conto che, le lenti mensili erano sì una scelta più sensata per le mie giornate attive rispetto agli occhiali, ma non erano poi così facili da mantenere. Dovevo sempre portare con me una custodia in cui riporre le lenti una volta tolte e un flaconcino di soluzione per pulirle e conservarle. So che per certa gente questo non è affatto un problema, ma io lo vedevo un po' come una seccatura. Essendo nuova all'esperienza, non ero molto pratica nel prendermi cura delle lenti, ed avevo sempre paura di sbagliare o di dimenticare qualcosa.
Ancora una volta, mi rivolsi al mio optometrista, che, con mia grande sorpresa, mi sopporta ancora e sembra non essere infastidito dalle mie frequenti domande. Penso che sia abituato a quei pazienti che, come me, scoprono di avere un difetto visivo solo da adulti. Con pazienza mi consigliò di passare alle lenti giornaliere. E fu davvero un consiglio prezioso, perché questo tipo di lenti mi ha assolutamente cambiato la vita! Io porto everclear ELITE e le adoro perché le trovo piacevolmente spensierate. Cioè, ogni volta che finisco di usarne un paio, lo butto via e ne indosso uno nuovo quando ne ho bisogno. Così risparmio un sacco di tempo e non ho bisogno di portare con me altri accessori per custodire o pulire le lenti. Poi, nei giorni in cui decido di passare la serata con gli occhiali da riposo, non devo preoccuparmi di dove e come conservo le lenti a contatto.
Scoprire di essere miope sarebbe potuto essere più traumatico, se il mio optometrista non mi avesse mostrato la marea di soluzioni disponibili. Penso che il trucco stia nel non farsi prendere dal panico, consultare un medico e trovare la soluzione che meglio si adatta alle proprie esigenze personali. Mantenere una certa flessibilità di pensiero può essere utile. Perché a volte la prima soluzione a cui pensiamo potrebbe non essere quella ideale e potremmo dover considerarne altre. Altre volte, come nel mio caso, una sola soluzione potrebbe non essere sufficiente.
Che tu segua le mode o no, non limitare le tue scelte, fai esattamente quello che fa per te.